Chi è Davide Renne, lo stilista di Moschino morto dopo un malore e il coma in ospedale a 46 anni: era direttore creativo da pochi giorni
Prima un malore, poi un'operazione al cuore, poi il coma e la morte a soli 46 anni
Davide Renne è un noto stilista, nominato direttore creativo di Moschino l’1 novembre 2023. Il suo nome ha fatto il giro del web il 10 novembre a causa della sua morte, dopo un malore improvviso.
Davide Renne, lo stilista di Moschino morto dopo un coma in ospedale
Davide Renne ha avuto un malore improvviso, poi è stato operato d’urgenza al cuore, infine dopo tre giorni di coma in terapia intensiva è morto in ospedale. Era giovanissimo, aveva solo 46 anni, e da pochissimi giorni aveva assunto il ruolo di direttore creativo di Moschino.
“Con profondo cordoglio e grande tristezza, comunichiamo la prematura scomparsa di Davide Renne avvenuta il 10 novembre 2023 a Milano”. Così la casa di moda.
“Non ci sono parole – afferma Massimo Ferretti, presidente esecutivo di Aeffe Spa – per descrivere l’incommensurabile dolore che stiamo vivendo in questo momento così drammatico. Davide si era unito a noi solo pochi giorni fa, quando un malore improvviso ha stroncato troppo presto la sua giovane vita. Non riusciamo ancora a credere a quello che è successo. Con Davide stavamo lavorando a un progetto ambizioso, pieni di entusiasmo e di ottimismo verso il futuro. Anche se è stato con noi solo per pochissimo tempo, Davide è stato in grado di farsi subito amare e rispettare. A noi resta oggi la responsabilità di portare avanti ciò che la sua fantasia e creatività avevano solo immaginato. Ci stringiamo alla famiglia e ai numerosissimi amici di Davide con affetto”.
Chi è Davide Renne, direttore creativo di Moschino
Davide era un apprezzatissimo stilista. Stava già disegnando le nuove collezioni e avrebbe debuttato alla Milan Fashion Week di febbraio 2024. Il designer aveva sostituito Jeremy Scott, il quale ha lasciato Moschino sette mesi fa mettendo fine a una collaborazione decennale. Per Renne la moda era vocazione. Lui aveva iniziato a disegnare abiti quando era al Liceo. Prima pensava di diventare architetto, poi ha scelto il Polimoda di Firenze che gli aveva “regalato un senso di assoluta libertà”, come da lui stesso raccontato.