Armocromia significato: cos’è, costo e come funziona
Da quando si è scoperto che la segretaria del Pd, Elly Shlein, si affida all’armocromia, non si parla d’altro. Tutti pensano che sia una novità recente, invece ha radici molto antiche. Si tratta di una disciplina che, secondo alcuni esperti, non serve solo per curare la propria immagine ma anche per rinnovarsi interiormente.
L’obiettivo è quello di individuare la gamma di colori più armonica per ognuno di noi, partendo da tre elementi: pelle, occhi e capelli. Ogni persona infatti ha diversi colori. Esistono i toni, ma anche i sottotoni. In base a questi, ad alcuni stanno meglio i colori caldi, ad altri quelli freddi. A qualcuno sta bene un magliocino color beige, a te invece potrebbe stare malissimo perché anziché illuminarti ti spegne.
Andiamo allora a scoprire tutto sull’armocromia, per cui esistono dei veri e propri esperti che tramite test e consulenze sanno trovare i colori migliori per te.
Armocromia, significato ed etimologia
Se ti stai chiedendo che cosa significa armocromia, devi subito sapere che si tratta dell’analisi del colore finalizzata alla valorizzazione dell’aspetto estetico di una persona a partire dalle sue caratteristiche cromatiche (tonalità dell’incarnato, colore degli occhi e dei capelli).
L’etimologia della parola, invece, nasce dai termini armonia e croma (che significa colore in greco). L’armocromia deriva dall’unione di queste due parole, per cui l’accezione è “armonia dei colori”.
Armocromia cos’è e a che cosa serve
Si tratta di una disciplina molto antica che stabilisce quali sono le cromie che valorizzano il nostro incarnato. Non tutti i colori stanno bene sui diversi tipi di pelle e ognuno di noi ha colori diversi. L’armocromia è una disciplina scientifica che permette di individuare la palette cromatica ideale per ciascuno di noi, ovvero i colori che ci valorizzano e illuminano. Si basa sulla analisi della combinazione di pelle, occhi e capelli.
Identificare la propria palette di “colori amici” è fondamentale sia nella scelta di abiti e di accessori sia nella scelta del colore della tinta per capelli e del make-up.
Qualcuno pensa che si tratti di una novità di cui si parla solo perché si è scoperto che la deputata del Pd, Elly Shlein si affida all’armocromia. Tuttavia è una disciplina che ha origini antiche. Se ne è iniziato a parlare però negli anni ’30 del Novecento dalle costumiste di Hollywood. In America e nei paesi anglosassoni, la professione è tornata in auge negli anni ’80. In Italia sono moltissimi i Vip che si affidano ad esperti di armocromia per scoprire quali sono i colori che si addicono di più a loro, ma sono tantissimi anche i politici. Di berlusconi si sapeva già, ora la Schlein è una novità. Ma loro non sono gli unici e oggi c’è anche chi inizia a rivelarlo.
Test armocromia: come funziona
L’armocromia si basa su una divisione delle persone in quattro macrocategorie, chiamate con i nomi delle quattro stagioni. Questo perché ogni stagione viene identificata dai colori che la natura assume in quel periodo dell’anno. L’inverno ha colori freddi, profondi e talvolta contrastati. L’estate, invece, ha colori più soft e delicati, ma comunque freddi. L’autunno ha tonalità molto calde, profonde e spesso ambrate, mente la primavera ha colori caldi, ma più brillanti e luminosi.
Grazie ai test è possibile riuscire a capire quali sono i colori che ci valorizzano di più, ma non bisogna prestare attenzione solo alla tonalità della nostra pelle, bensì anche ai sottotoni. Il sottotono è proprio il primo step del test di armocromia. Non bisogna infatti mai fare l’errore di associare le persone che hanno colori scuri (per esempio quelle che hanno capelli neri o castani) ai colori caldi e le persone che presentano soprattutto colori chiari (per esempio quelle con i capelli biondi) ai colori freddi. Infatti i tono chiaro o scuro e il sottotono freddo o caldo sono due variabili indipendenti.
Il secondo step del test di armocromia è la prova del verde. Una volta capito il sottotono, si passa alla misurazione dell’intensità attraverso i drappi verdi delle due stagioni dal sottotono corrispondente. Se il sottotono è freddo, si proveranno il verde smeraldo dell’inverno e il verde salvia dell’estate. Se invece il sottotono è caldo, si proveranno il verde oliva dell’autunno e il verde bandiera della primavera. A questo punto, incrociando il sottotono (freddo o caldo) e l’intensità (alta o bassa), si otterranno quattro variabili, che corrispondono alle quattro stagioni:
- primavera: sottotono caldo e intensità alta
- autunno: sottotono caldo e intensità bassa
- inverno: sottotono freddo e intensità alta
- estate: sottotono freddo e intensità bassa.
Il terzo step del test di armocromia si dedica ai sottogruppi. Una volta scoperta la stagione di appartenenza, si deve capire se la persona appartiene alla stagione assoluta, oppure a un sottogruppo. Nel caso delle stagioni fredde, ad esempio, l’inverno può essere: inverno assoluto, inverno bright (brillante), inverno cool (freddo) o inverno deep (profondo).
Il quarto step del test di armocromia prevede il contrasto cromatico. Una volta stabilita la stagione ed eventualmente il sottogruppo di appartenenza, si passano sotto al volto della persona 2 drappi: uno a righe bianche e nere e l’altro a righe bianche e grigie. Si scoprirà così se i suoi colori hanno contrasto alto o basso. In questo modo si potrà capire ad esempio se un rossetto rosso intenso sia particolarmente adatto e valorizzante per quell’incarnato o se sia eventualmente il caso di scurire la colorazione dei capelli.
Armocromia: quanto costa
Ci sono dei consulenti di immagine che hanno anche conoscenze in questa materia. Una seduta di armocromia ha un costo che può variare tra i 150 e i 200 euro. In alcuni negozi, ad esempio quelli di make up, ci sono alcuni commessi formati anche per dare consigli sui colori che valorizzano di più il viso di un cliente.